thymallus

PROGETTO:

CALCOLO DELLE EQUAZIONI PER LA DETERMINAZIONE DEL PESO STANDARD E APPLICAZIONE DEL PESO RELATIVO NELLE SPECIE ITTICHE D'ACQUA DOLCEITALIANE

Il peso relativo (Wr) è uno degli indici di condizione proposti in letteratura per valutare lo stato di benessere dei pesci basandosi su dati di lunghezza e peso. Rispetto agli altri presenti in letteratura (quali il fattore di condizione di Fulton o il fattore di condizione relativo di Le Cren), il Wr ha il vantaggio di permettere di confrontare anche la condizione di pesci di differente lunghezza e appartenenti a popolazioni diverse poiché non è influenzato dai cambiamenti nella forma del corpo che avvengono normalmente durante l’accrescimento. Sviluppato in principio per valutare lo stato di specie di importanza commerciale e per la pesca sportiva, il Wr di recente è stato anche applicato allo studio di specie considerate minacciate o a rischio.
Le applicazioni del peso relativo sono molteplici ed è stato ampiamente utilizzato, per esempio, per valutare la disponibilità di risorse, analizzare lo sviluppo delle gonadi o i tassi di accrescimento di una specie. Più in generale, visto che la condizione può rappresentare anche una misura del grado di idoneità di un ambiente per una specie, il peso relativo è stato anche utilizzato per valutare l’impatto della presenza di una specie alloctona su una specie indigena o, ancora, per fornire una valutazione del fallimento o successo di una campagna di ripopolamento o per selezionare la quantità appropriata di pesci da utilizzare a tale scopo.
Il Wr è calcolato in base alla formula: Wr=100 W/Ws, dove W è il peso dell’individuo e Ws è il peso standard cioè il peso ideale di un esemplare della stessa specie e della stessa lunghezza che si trova in buone condizioni fisiologiche ed è predetto sulla base dell’“equazione per il Ws” che è specifica per ogni specie.
Purtroppo in Europa, e in particolare in Italia, l’utilizzo di questo indice nella gestione delle popolazioni ittiche è ancora piuttosto marginale. Presumibilmente, infatti, il limite nella diffusione di tale metodologia è rappresentato proprio dall’impossibilità di calcolare lo standard di riferimento per la mancanza in letteratura delle equazioni per le singole specie.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

RISULTATI ATTESI

Lo sviluppo dell’equazione per la stima del Ws, di fatto, è un processo lungo e articolato e richiede la raccolta del maggior numero di dati di lunghezza e peso provenienti da numerose popolazioni distribuite in diverse zone dell’areale della specie oggetto dello studio.
Il nostro gruppo di ricerca si occupa già da tempo dello sviluppo delle equazioni per il calcolo del peso standard di alcune specie ittiche delle specie caratteristiche della fauna ittica italiana (il cavedano comune Squalius squalus (Bonaparte, 1837); il cavedano etrusco Squalius lucumonis (Bianco, 1983); il persico reale Perca fluviatilis Linnaeus, 1758; la trota marmorata Salmo marmoratus Cuvier, 1829; il vairone Telestes muticellus (Bonaparte, 1837); la trota fario Salmo trutta Linnaeus, 1758; il barbo tiberino Barbus tyberinus Bonaparte,1839; la rovella Rutilus rubilio (Bonaparte, 1837); la lasca Protochondrostoma genei (Bonaparte, 1839)) e in più una specie endemica dell’Anatolia occidentale (il cavedano di Fellowesi Squalius fellowesii (Günther, 1868)).

Alcune equazioni sono state sviluppate unicamente per le popolazioni del bacino del fiume Tevere, mentre altre sono valide per l’intero areale della specie.

 

OBIETTIVI FUTURI
Attualmente è in corso la raccolta di dati per estendere la metodologia anche ad altre specie ittiche endemiche (barbo tiberino Barbus tyberinus Bonaparte, 1839; barbo italico Barbus plebejus Bonaparte, 1839 e rovella Rutilus rubilio (Bonaparte, 1837)) e indigene (luccio cisalpino Esox cisalpinus Bianco & Delmastro, 2011 e scardola Scardinius hesperidicus Bonaparte, 1845).

SPECIE
AREALE DI APPLICAZIONE
METODO RLP

 

METODO EmP
RANGE DI LUNGHEZZA (cm)
EQUAZIONE Ws

 

RANGE DI LUNGHEZZA (cm)
 
 
EQUAZIONE Ws
Barbus tyberinus Bonaparte, 1839
bacino del Tevere
8.0 - 50.0
log10 Ws = - 5.072 + 3.040 log10LT

 

8.0 - 43.0
log10Ws = - 4.917 + 2.987 log10LT - 0.003 (log10LT)2
Perca fluviatilis Linnaeus, 1758
intero areale
8.0 - 46.0
log10 Ws = - 5.3493 + 3.2152 log10LT

 

8.0 - 46.0
log10Ws = - 3.148 + 1.266 log10LT + 0.429 (log10LT)2
Protocondrostoma genei (Bonaparte, 1839)
bacino del Tevere
7.0 - 23.0
log10 Ws = - 5.313 + 3.148 log10LT

 

7.0 - 21.0
log10Ws = - 5.517 + 3.370 log10LT - 0.062 (log10LT)2
Rutilus rubilio (Bonaparte, 1837)
bacino del Tevere
6.0 - 19.0
log10 Ws = - 5.302 + 3.187 log10LT

 

6.0 - 18.0
log10Ws = - 4.086 + 1.864 log10LT + 0.351 (log10LT)2
Salmo marmoratus Cuvier, 1829
intero areale
9.0 - 100.0
log10 Ws = - 5.0709 + 3.036 log10LT

 

9.0 - 57.0
log10Ws = -5.208 + 3.202 log10LT - 0.046 (log10 LT)2
Salmo trutta Linneus 1758
bacino del Tevere
8.0 - 58.0
log10 Ws = - 5.197 + 3.117 log10LT

 

8.0 - 44.0
log10Ws = - 5.203 + 3.154 log10LT - 0.015 (log10LT )2
Squalius fellowesii (Günther, 1868)
intero areale
7.0 - 22.0
log10 Ws = - 5.266 + 3.1757 log10 LT

 

7.0 - 22.0
log10Ws = -3.800 + 1.7832 log10LT + 0.329 (log10LT)2
Squalius lucumonis (Bianco, 1983)
intero areale
9.0 - 21.0
log10 Ws = - 5.0592 + 3.071 log10LT

 

9.0 - 21.0
log10Ws = - 7.752 + 5.748 log10 LT - 0.665 (log10LT)2
Squalius squalus (Bonaparte, 1837)
intero areale
7.0 - 47.0
log10 Ws = - 5.19 + 3.09 log10LT

 

7.0 - 47.0
log10Ws = −4·789 + 2·676 log10LT + 0·105 (log10LT)2
Telestes muticellus (Bonaparte, 1837)
bacino del Tevere
6.0 - 21.0
log10 Ws = - 5.085 + 3.081 log10LT

 

6.0 - 17.0
log10 Ws = - 3.706 + 1.685 log10LT + 0.349 (log10 LT) 2

 

Pubblicazioni